Pantelleria,situata al centro del Mediterraneo fra la Sicilia e l'Africa,e' un'isola vulcanica ricca di profumi e colori tipici della macchia mediterranea...immersa in uno scenario di paesaggi che ricordano il Nord-Africa:basti pensare alle cupole sinuose e orientaleggianti dei dammusi,tipiche abitazioni pantesche costruite con la pietra lavica;al “Giardino”(in dialetto “Jardinu”),un'opera architettonica all'interno della quale solitamente vengono coltivate le piante di agrumi.
Per quanto riguarda la fauna,l'isola rappresenta un luogo di passaggio per numerose specie di uccelli(fenicotteri rosa,gru').In passato a caratterizzare la fauna pantesca era “l'asino pantesco”,molto importante per l'economia dell'isola e cosi' rinomato da essere ricercato dai mercanti stranieri.Grazie a questo esemplare gli isolani potevano percorrere lunghe distanze e lavorare i campi.Purtroppo la razza si e' estinta...tuttavia, grazie ad un progetto finanziato dalla regione Sicilia,e' stato possibile ottenere un esemplare geneticamente compatibile con l'originale. La flora e' quella tipica della macchia mediterrane(pino marittimo,ginepro,ulivo,cappero..).
Per quanto riguarda la gastronomia essa e' caratterizzata da piatti semplici ma saporiti,grazie agli aromi intensi(capperi,rosmarino,salvia,origano,menta,basilico)...aromi e sapori che quest'isola,in passato sommersa dalla lava,ha voluto donare.I piatti tipici della cucina pantesca sono:i ravioli amari,l'insalata pantesca,le zuppe ed il cous cous di pesce,i mustazzola,icannoli,i cannateddri,bacio pantesco ecc.E' importante sottolineare che tutto cio' che viene preparato in cucina e' ancora il frutto del lavoro e della fatica del pantesco ,che riesce ancora ad essere contemporaneamente abile contadino e pescatore.Ancora oggi esistono le donne che ,secondo la tradizione dei loro antenati ,preparano in casa la ricotta e la tumma(tipico formaggio del posto).Infine i vini della tradizione locale sono i famosi zibibbo,moscato e passito di Pantelleria,che derivano da particolari tecniche di coltivazione.Una tecnica che viene utilizzata e che necessita di un attento ed accurato lavoro manuale e' quella dell'alberello, che consiste nel coltivare la vite in una buca profonda circa 60cm e questo allo scopo di proteggere la pianta dal vento.
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